Per la Cassazione entrambi i coniugi devono contribuire al pagamento del mutuo. Il coniuge che ha pagato il mutuo per l’intero ha diritto alla restituzione della metà
La Cassazione dice sì all'indennità di maternità al padre adottivo professionista (e la Corte Costituzionale conferma)
Diverso è il regime di trascrizione dei matrimoni omosessuali a seconda che riguardino anche cittadini italiani o solo cittadini stranieri
Scioglimento dell’unione civile: la comunicazione all’Ufficiale dello Stato Civile non è condizione di procedibilità del ricorso giudiziale
Ricorribili per Cassazione anche i provvedimenti sui figli dei conviventi e “concentrazione delle tutele” per gli ordini di protezione
Lo Stato è responsabile della mancata trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni omosessuali di cittadini italiani celebrati all’estero
Nel contrasto tra i genitori sulla scelta della scuola pubblica o privata decide il Giudice senza ascoltare il minore
Il Tribunale per i Minorenni italiano è competente nei procedimenti di decadenza della responsabilità genitoriale su un minore straniero residente abitualmente in Italia
Il collocamento di un minore in struttura si attua attraverso l’esecuzione forzata degli obblighi di fare
L’ex marito che non paga l’assegno di mantenimento e minaccia il coniuge da cui ha divorziato va condannato al risarcimento dei danni morali
Il Tribunale di Roma dispone d’ufficio un’astreinte a tutela di un minore in fuga da una mamma troppo “social”
Per la Cassazione l’omesso ascolto della minore dodicenne determina la nullità del procedimento avente ad oggetto il riconoscimento di paternità
Ammissibilità dell'impugnazione del riconoscimento del figlio naturale tra favor veritatis e interesse del minore
Per il Tribunale per i Minorenni di Brescia il “genitore sociale” può adottare i figli dell’ex convivente
Il decreto di rimpatrio del minore sottratto (Convenzione dell’Aja 25 ottobre 1980) è revocabile in caso di sopravvenuto mutamento della situazione di fatto che lo ha originato
L’abbandono della casa coniugale non è motivo di addebito della separazione se il matrimonio è già in crisi
Irrilevante ai fini dell’assegno di mantenimento un aumento solo temporaneo dei redditi del marito separato
Provvedimenti in tema di mantenimento del coniuge e dei figli: quali limiti per la loro impugnabilità in Cassazione?
Condannato a risarcire il danno il padre che ostacola il rapporto tra il figlio e la moglie separata (che però non è senza colpe, e ne paga le conseguenze)
Deroghe all'affido condiviso per i figli nati fuori dal matrimonio: quando è possibile ridurre il diritto/dovere alla bigenitorialità
L’assegnatario della casa familiare è tenuto al pagamento di tutte le spese correlate al suo utilizzo
La residenza abituale dei minori, da valutare ai fini della giurisdizione, è un quid facti che dipende anche da indici di natura proiettiva e non muta in caso di temporaneo soggiorno in un altro Paese
Mediazione obbligatoria, è dovuto il compenso al difensore della parte ammessa al gratuito patrocinio?
La validità del vitalizio alimentare è condizionata dalla sussistenza dell’alea (che dev’essere valutata in concreto)
Nessun obbligo di pagare le rette dei malati di Alzheimer per i familiari: lo conferma il Tribunale di Monza
Secondo il GT del Tribunale di Vercelli può disporsi l’inserimento del beneficiario di ADS in una residenza sanitaria assistenziale nonostante il suo dissenso
Amministrazione di sostegno e capacità di donare: il G.T. del Tribunale di Vercelli solleva questione di legittimità costituzionale
Per la Cassazione non viola il diritto di difesa la nomina del difensore di fiducia effettuata dall’amministratore di sostegno espressamente autorizzato dal Giudice Tutelare
L’ex marito che non paga l’assegno di mantenimento e minaccia il coniuge da cui ha divorziato va condannato al risarcimento dei danni morali
Obbligo informativo del medico, danno da “nascita indesiderata” e possibile conflitto di interessi tra genitori e figlio minore
Per la Cassazione non viola il diritto di difesa la nomina del difensore di fiducia effettuata dall’amministratore di sostegno espressamente autorizzato dal Giudice Tutelare
Per la Cassazione al prodigo, anche se non infermo di mente, può essere nominato un amministratore di sostegno, ma per il Tribunale di Modena non è così
Il tutore volontario del MSNA: le novità legislative e il Protocollo d’intesa del Tribunale per i Minorenni di Venezia
Mediazione obbligatoria, è dovuto il compenso al difensore della parte ammessa al gratuito patrocinio?
Condannato a risarcire il danno il padre che ostacola il rapporto tra il figlio e la moglie separata (che però non è senza colpe, e ne paga le conseguenze)
Obbligo informativo del medico, danno da “nascita indesiderata” e possibile conflitto di interessi tra genitori e figlio minore
Nessun obbligo di pagare le rette dei malati di Alzheimer per i familiari: lo conferma il Tribunale di Monza
Secondo il GT del Tribunale di Vercelli può disporsi l’inserimento del beneficiario di ADS in una residenza sanitaria assistenziale nonostante il suo dissenso
Nessun obbligo di pagare le rette dei malati di Alzheimer per i familiari: lo conferma il Tribunale di Monza
L’acquisto del legato, con godimento dei beni, non implica la rinuncia a far valere i diritti del legittimario
Quando il trasferimento di titoli a mezzo banca diventa una donazione diretta, da farsi per atto pubblico, a pena di nullità
L’acquisto del legato, con godimento dei beni, non implica la rinuncia a far valere i diritti del legittimario
L’azione del legatario in sostituzione di legittima con facoltà di chiedere il supplemento è qualificabile come actio in personam e non come azione di riduzione
Sottrazione di un minore dalla casa – famiglia: non può proporre querela il legale rappresentante della struttura
Il 6 aprile 2018 entra in vigore l’art. 570 bis c.p: violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio
Anche il genitore (già convivente more uxorio) che non versa l’assegno per il figlio minore è penalmente responsabile
Il 6 aprile 2018 entra in vigore l’art. 570 bis c.p: violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio
Diverso è il regime di trascrizione dei matrimoni omosessuali a seconda che riguardino anche cittadini italiani o solo cittadini stranieri
Nuovo Processo di nullità del matrimonio: la Santa Sede apre agli avvocati non graduati in Diritto Canonico
Nuovo Processo di nullità del matrimonio: la Santa Sede apre agli avvocati non graduati in Diritto Canonico
Il divorzio-lampo rumeno non è contrario all’ordine pubblico (ma la Cassazione dimostra di ignorare i Regolamenti europei sull’unificazione del diritto internazionale privato)
Lo Stato è responsabile della mancata trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni omosessuali di cittadini italiani celebrati all’estero
Scioglimento dell’unione civile: la comunicazione all’Ufficiale dello Stato Civile non è condizione di procedibilità del ricorso giudiziale
Il trasferimento di residenza del genitore affidatario del figlio senza il consenso dell’altro: è giusto sanzionare?
La Cassazione chiude la vicenda dei “genitori nonni”: la bambina resti coi genitori adottivi ( … ma comunque sarebbe rimasta con loro)
Il riconoscimento giudiziale può essere negato solo in caso di comprovato, gravissimo danno per il figlio
Per la Cassazione l’omesso ascolto della minore dodicenne determina la nullità del procedimento avente ad oggetto il riconoscimento di paternità
Se i genitori vivono in continenti diversi la responsabilità genitoriale può essere esercitata per delega
Il divorzio-lampo rumeno non è contrario all’ordine pubblico (ma la Cassazione dimostra di ignorare i Regolamenti europei sull’unificazione del diritto internazionale privato)
I provvedimenti stranieri di affidamento in kafalah sono riconoscibili in base alle norme sulla protezione dei minori
Solo il creditore degli alimenti può scegliere di applicare la legge dello Stato di residenza abituale del creditore in alternativa a quella del proprio Stato di residenza abituale
Solo il creditore degli alimenti può scegliere di applicare la legge dello Stato di residenza abituale del creditore in alternativa a quella del proprio Stato di residenza abituale
La residenza abituale dei minori, da valutare ai fini della giurisdizione, è un quid facti che dipende anche da indici di natura proiettiva e non muta in caso di temporaneo soggiorno in un altro Paese
La rinuncia al mantenimento del figlio maggiorenne fa venir meno il diritto del genitore convivente al contributo? 24 GENNAIO 2019 | Mantenimento dei figli minorenni e maggiorenni | Questioni probatorie e procedurali attinenti i procedimenti di separazione e divorzio | Separazione e divorzioCon l’ordinanza n.32529/2018 la Cassazione civile ribadisce un consolidato orientamento per cui nel giudizio di revisione del contributo al mantenimento dei figli, minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti, proposto ex art. 9 della l.n.898 del 1970, il giudice non può procedere ad una nuova valutazione dei presupposti o dell’entità dell’assegno, in base ad una diversa valutazione delle condizioni economiche delle parti considerate al momento della pronuncia di divorzio, ma deve limitarsi, nel rispetto di dette valutazioni, a verificare se le circostanze sopravvenute abbiano alterato l’equilibrio raggiunto ed adeguare l’obbligo della contribuzione o la sua entità alla nuova situazione patrimoniale. Ciò in quanto “i giustificati motivi, la cui sopravvenienza consente di rivedere le determinazioni adottate in sede di divorzio dei coniugi, sono ravvisabili nei fatti nuovi sopravvenuti, modificativi della situazione in relazione alla quale la sentenza era stata emessa o gli accordi erano stati stipulati, con la conseguenza che esulano da tale oggetto i fatti preesistenti, ancorché non presi in considerazione in quella sede per qualsiasi motivo.” La Corte d’Appello di Potenza aveva, invero, confermato la decisione di primo grado che aveva respinto la domanda di un padre diretta ad ottenere la revoca dell’assegno di mantenimento riconosciuto alla figlia maggiorenne, ma non ancora autosufficiente in ragione di alcune esperienze lavorative svolte dalla figlia nel periodo di tempo precedente l’emissione della sentenza di divorzio. La Corte di Cassazione osserva che correttamente la Corte di appello non aveva ritenuto tali circostanze “fatti sopravvenuti”, tali da giustificare la revisione dell’assegno di mantenimento, ma “fatti anteriori alla sentenza di divorzio astrattamente già valutabili e/o valutati in quella sede”. L’ordinanza n.32529/2018 si pronuncia, inoltre, in merito alla rilevanza della “rinuncia” all’assegno di mantenimento presentata dalla figlia nel giudizio di primo grado ed alla “legittimazione concorrente” della madre di fronte alla diversa volontà della figlia. La figlia aveva, invero, presentato al Tribunale di Lagonegro una dichiarazione di rinuncia al mantenimento ritenuta ininfluente da quest’ultimo perché afferente a diritti indisponibili, valutazione poi confermata dalla Corte d’appello che a tale dichiarazione non aveva attribuito valore di rinuncia. La Corte di Cassazione osserva che “il coniuge separato o divorziato, già affidatario è legittimato, “iure proprio” (ed in via concorrente con la diversa legittimazione del figlio, che trova nella titolarità, in capo a quest’ultimo, del diritto al mantenimento) ad ottenere dall’altro coniuge un contributo per il mantenimento del figlio maggiorenne. Pertanto, non potendosi ravvisare nel caso in esame una ipotesi di solidarietà attiva (che, a differenza di quella passiva, non si presume), in assenza di un titolo, come di una disposizione normativa che lo consentano, la eventuale rinuncia del figlio al mantenimento, anche a prescindere dalla sua invalidità, dovuta alla indisponibilità del relativo diritto, che può essere disconosciuto solo in sede di procedura ex art.710 c.p.c., non potrebbe in nessun caso spiegare effetto sulla posizione giuridico-soggettiva del genitore affidatario quale autonomo destinatario dell’assegno”. La Corte di Cassazione riafferma l’orientamento già espresso (Cass. 18.02.1999 n.1353) per cui vi è legittimazione concorrente tra il figlio maggiorenne ed il genitore convivente: “il coniuge separato o divorziato, già affidatario del figlio minorenne, è legittimato iure proprio, anche dopo il compimento da parte del figlio della maggiore età, ove sia con lui convivente e non economicamente autosufficiente, ad ottenere dall’altro coniuge un contributo al mantenimento del figlio; ne discende che ciascuna legittimazione è concorrente con l’altra, senza tuttavia che si possa ravvisare un’ipotesi di solidarietà attiva, trattandosi di diritti autonomi e non del medesimo diritto attribuito a più persone” (Cass.12.10.2007). Da ciò la mancanza di effetto della rinuncia del figlio ai fini della diversa posizione giuridica del genitore. Allegati Cassazione 32529 del 2018
19 FEB 2019 Mantenimento del coniuge Il Tribunale di Pordenone attribuisce l’assegno di mantenimento al coniuge divorziato a causa della sua scarsa propensione imprenditoriale
19 FEB 2019 Responsabilità genitoriale, decadenza e affievolimento Il Tribunale per i Minorenni italiano è competente nei procedimenti di decadenza della responsabilità genitoriale su un minore straniero residente abitualmente in Italia
19 FEB 2019 Biodiritto, bioetica e diritti umani Per la Consulta è illegittima la norma che condiziona il congedo straordinario del figlio alla preesistenza della convivenza col genitore disabile
19 FEB 2019 Comunione dei beni (legale e convenzionale) e separazione dei beni La comunione legale tra i coniugi è una comunione senza quote e perdura fino al momento del suo scioglimento
06 FEB 2019 Accertamento, riconoscimento e disconoscimento Ammissibilità dell'impugnazione del riconoscimento del figlio naturale tra favor veritatis e interesse del minore
06 FEB 2019 Diritto Penale e Minori: il minore autore e vittima di reato Se il padre violenta la figlia, la madre risponde di violenza sessuale per non averlo impedito