Diritti degli anziani e dei disabili

La persona con disabilità ha diritto a non nascere? La Cassazione dice no

06 MAGGIO 2025 Con l’ordinanza in commento, la Cassazione ha confermato che una persona nata con gravi anomalie genetiche non ha diritto al risarcimento, per il fatto di essere venuta al mondo. Nel caso di specie, un ragazzo con disabilità (prima, per tramite dei genitori, poi, raggiunta la maggiore età, in proprio) agiva in giudizio nei confronti del ginecologo e dell’azienda sanitaria locale, sostenendo che, a causa della mancata diagnosi delle sue malformazioni congenite, la madre non avesse, a suo tempo, potuto scegliere di interrompere la gravidanza: chiedeva, conseguentemente, la rifusione del danno subito, per essere costretto a vivere in una condizione psico-fisica che gli era insopportabile.

Crisi familiare: quali regole per il figlio maggiorenne con grave disabilità?

01 GIUGNO 2023 di avv. Anna Sartor L’ordinanza n. 2670/2023 della Cassazione Civile, ha precisato che il secondo comma dell’art.337 septies c.c. nel prevedere l’estensione integrale ai figli maggiorenni con gravi disabilità delle disposizioni previste in favore dei figli minori, deve intendersi riferito alle sole disposizioni in tema di visite, cura e mantenimento da parte dei genitori non conviventi, oltre all’assegnazione della casa coniugale, ma non certo alle disposizioni sull’affidamento, condiviso o esclusivo.

Il diritto ad una vita senza barriere, anche digitali

05 MAGGIO 2022 di avv. Chiara Cucurlescu “Tutti hanno diritto a una vita senza barriere”. Questo è stato il messaggio lanciato l’1 dicembre 2020 dalla Presidente della Commissione dell’Unione Europea Ursula von der Leyen, in occasione della Giornata Europea delle Persone con Disabilità, durante la quale venne annunciata la presentazione di una nuova Strategia sui Diritti delle Persone con Disabilità, con l’obbiettivo di costruire un’Europa dove tutti possano godere degli stessi diritti e delle stesse opportunità.

Secondo il GT del Tribunale di Vercelli può disporsi l’inserimento del beneficiario di ADS in una residenza sanitaria assistenziale nonostante il suo dissenso

20 LUGLIO 2018 IL CASO. L’amministratore di sostegno di una signora di 83 anni, con un cospicuo patrimonio, ma in gravissime condizioni di precarietà e fragilità, che viveva in un piccolo appartamento di servizio rispetto alla propria abitazione occupata sine titulo dalla compagna del figlio deceduto, aveva proposto istanza al GT del Tribunale di Vercelli per ottenere il conferimento dei poteri finalizzati all’inserimento della beneficiaria in RSA.
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