Famiglia di fatto

La prova della “famiglia di fatto” che incide sull’assegno divorzile

01 APRILE 2022 di avv. Marta Gonizzi Barsanti Dopo la pronuncia resa a Sezioni Unite n. 32198 del 5 novembre 2021, la Corte di Cassazione, Prima Sezione Civile, con l’ordinanza n. 2139/2022 torna ad occuparsi della questione dell’assegno divorzile in caso di nuova convivenza di fatto del richiedente l’assegno, e con l’occasione fornisce alcune indicazioni in merito a quando possa ritenersi provata l’instaurazione della cd.

Le sezioni unite estendono al convivente more uxorio l’esimente dell’art. 384 comma 1 c.p.

21 MAGGIO 2021 Le Sezioni Unite della Corte di cassazione si sono pronunciate positivamente, con sentenza n. 10381 del 17 marzo 2021, sull’applicabilità dell’art. 384 comma 1 c.p., ossia della disposizione che prevede la non punibilità, rispetto ad alcuni delitti contro l’amministrazione della giustizia, di coloro che abbiano posto in essere tali illeciti “per esservi stati costretti dalla necessità di salvare sé medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell’onore” anche a coloro che li abbiano commessi per salvare non tanto sé o un prossimo congiunto, bensì il proprio convivente more uxorio.

Quando le attribuzioni patrimoniali dell’ex convivente costituiscono indebito arricchimento?

17 FEBBRAIO 2020 Con la recente sentenza n.2392/2020 la Cassazione civile, uniformandosi ad un consolidato orientamento, torna a pronunciarsi sulla dibattuta questione della ripetibilità delle dazioni in denaro effettuate durante la convivenza, ribadendo che qualora le somme elargite da un convivente a favore dell’altro vadano oltre i limiti di proporzionalità e di adeguatezza riferiti alla singola relazione, non possono ritenersi mero adempimento di un dovere morale e sociale insito nel rapporto di convivenza e come tali irripetibili ai sensi dell’art.

"Genitore sociale" e obbligo di mantenimento

30 LUGLIO 2019 Nell’ambito di un procedimento di separazione personale, il Tribunale di Como affida una minore - figlia biologica della moglie e “figlia sociale” del marito - al Servizio Tutela Minori del Comune; la bambina viene collocata in maniera prevalente presso il “padre sociale”, obbligato anche a provvedere al suo mantenimento ordinario.

I rapporti patrimoniali tra conviventi di fatto hanno natura obbligatoria e quindi rientrano nell’ambito di applicazione dei Regolamenti che hanno sostituito la Convenzione di Bruxelles del 1968

17 LUGLIO 2019 La sentenza in commento riguarda il caso di due persone che hanno vissuto per qualche anno insieme in Ungheria senza attribuire una veste formale al loro rapporto di convivenza. Al termine della convivenza, la donna ha ottenuto da un tribunale ungherese la condanna dell’uomo a corrispondere una somma “a titolo dello scioglimento del loro regime patrimoniale derivante dalla loro convivenza di fatto”, in base alla disposizione dell’art.

La prova della costituzione di una famiglia di fatto fa venir meno il diritto all’assegno divorzile e può essere data con la deposizione di un investigatore privato

04 APRILE 2019 La Cassazione civile, con l’ordinanza n. 406/2019, depositata il 10 gennaio 2019, ha  confermato il principio di diritto, ormai consolidato, introdotto dalla sentenza n. 6855/15, secondo cui la costituzione di una nuova famiglia di fatto da parte dell’ex coniuge debole, comporta l’estinzione, e non già la quiescenza, del diritto all’assegno divorzile, analogamente a quanto previsto dall’art.

Le somme corrisposte dal convivente more uxorio costituiscono adempimento di obbligazione naturale e non sono ripetibili

04 APRILE 2019 Con la sentenza n. 10 del 03.01.2019 il Tribunale di Reggio Calabria ha confermato l’orientamento giurisprudenziale già espresso dalla Corte di Cassazione in diverse pronunce, secondo il quale le somme che uno dei conviventi mette a disposizione per il ménage familiare, costituiscono adempimento di obbligazione naturale e, come tali, non devono essere necessariamente restituite nel caso in cui la relazione sentimentale si esaurisca.

Anche il genitore (già convivente more uxorio) che non versa l’assegno per il figlio minore è penalmente responsabile

05 SETTEMBRE 2018 IL CASO. Sempronio era stato rinviato a giudizio avanti il Tribunale di Treviso per rispondere del reato di cui agli artt. 3 L. 54/06, 12 sexies L. 898/70 e 570 c.p. ed in particolare per aver omesso di versare la somma di € 200,00 mensili stabilita dal Tribunale di Treviso quale contributo al mantenimento del figlio minore nato da una relazione more uxorio.

Assegno divorzile e nuova convivenza del beneficiario

12 MARZO 2018 LA VICENDA. Nel procedimento instaurato avanti il Tribunale di Brescia per la modifica delle condizioni di divorzio, il soggetto onerato dal versamento dell’assegno divorzile aveva chiesto che venisse accertato il venir meno del diritto all’assegno da parte dell’ex, per effetto della stabile convivenza more uxorio instaurata da quest’ultimo .
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