Diritto penale e penale minorile

Risponde di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice il genitore che impone discrezionalmente all’altro le modalità di visita dei figli minori

04 DICEMBRE 2023 di Avv. Anna Silvia Zanini La Suprema Corte, con sentenza n. 23059 del 18 aprile 2023, ha affrontato il tema dell’elemento soggettivo del reato previsto e punito dall’art. 388 c.p., rubricato come “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”, reato che punisce, al secondo comma, chiunque eluda l'esecuzione di un provvedimento del giudice civile che riguardi l'affidamento di minori.

Reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare: colpevole chi si spoglia fraudolentemente dei propri beni al fine di non versare l’assegno di mantenimento

30 GIUGNO 2023 di avv. Anna Silvia Zanini L'art. 570-bis c.p. punisce il coniuge che si sottrae all'obbligo di corresponsione di ogni tipologia di assegno dovuto in caso di scioglimento, di cessazione degli effetti civili o di nullità del matrimonio ovvero vìola gli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli.

Omessa contribuzione al mantenimento dei figli minori: il genitore collocatario ha diritto di chiedere i danni anche in proprio

08 GIUGNO 2022 di avv. Anna Silvia Zanini Con la sentenza n.11518 20/01/2022 la sez. VI della Cassazione penale si è pronunciata affermando che, in caso di separazione, il genitore con cui il figlio minore sia convivente è legittimato, anche in proprio, a costituirsi parte civile nel processo penale diretto all'accertamento del reato di omesso mantenimento commesso dall’altro genitore.

La Kafala nel processo penale

29 LUGLIO 2021 Commento a Cass. Pen., Sez. I, Sent., 9 giugno 2021, n. 22734   Nel diritto islamico la “Kafala” è l’istituto giuridico con il quale chiunque, per mezzo di una dichiarazione solenne da rendersi dinanzi ad un giudice o ad un notaio, può rendersi kafil, assumendo l’impegno di provvedere alle esigenze di vita di un makfoul, un minore abbandonato, fino al raggiungimento della sua maggiore età, con l’obbligo di accudirlo con le stesse modalità di un genitore.

Offese e disprezzo nei confronti della moglie: configurabile il reato di maltrattamenti in famiglia

22 GIUGNO 2021 La Suprema Corte, con la recente sentenza n. 18316 del 09.04.2021, ha nuovamente approfondito i confini del reato di maltrattamenti in famiglia, ribadendo il principio secondo cui anche gli atti di disprezzo e di offesa alla dignità del coniuge, che si risolvano in vere e proprie sofferenze morali, integrano il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.

Le sezioni unite estendono al convivente more uxorio l’esimente dell’art. 384 comma 1 c.p.

21 MAGGIO 2021 Le Sezioni Unite della Corte di cassazione si sono pronunciate positivamente, con sentenza n. 10381 del 17 marzo 2021, sull’applicabilità dell’art. 384 comma 1 c.p., ossia della disposizione che prevede la non punibilità, rispetto ad alcuni delitti contro l’amministrazione della giustizia, di coloro che abbiano posto in essere tali illeciti “per esservi stati costretti dalla necessità di salvare sé medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell’onore” anche a coloro che li abbiano commessi per salvare non tanto sé o un prossimo congiunto, bensì il proprio convivente more uxorio.

Quando la GIP censura CTU e servizi sociali per omessa valutazione del reato di genere

24 GIUGNO 2020 IL CASO. Tizia aveva avuto una relazione sentimentale con Caio con il quale aveva convissuto dal 2014 al 2016 e dalla loro unione nel 2015 era nato un bambino. La relazione si era conclusa con modalità “abbastanza burrascose” e ne era scaturito un contenzioso giudiziale nel corso del quale il Tribunale di Roma aveva affidato il bimbo in via esclusiva al padre, disciplinando il diritto di visita a favore della madre.

Denuncia-querela ed azione civile di reintegra della quota di legittima

13 MAGGIO 2020 La sentenza della Sez. II della Corte d’Appello di Milano, depositata il 18.2.2020, ha affermato che una denuncia-querela del reato di circonvenzione di incapace e di truffa, a cui è seguita l’archiviazione, non è idonea a fornire alcun supporto probatorio, in sede di azione civile, ai fini del diritto di chiedere la reintegra della legittima che si ritiene lesa da un conferimento estorto con l’inganno e/o approfittando dell’incapacità di intendere e di volere del soggetto.

Stalking condominiale: quando il divieto di avvicinamento equivale a divieto di dimora

17 FEBBRAIO 2020 IL CASO. Caio viene indagato per il reato di atti persecutori e lesioni aggravate in danno di Sempronio, suo vicino di appartamento nel medesimo contesto condominiale.   Secondo l’ipotesi accusatoria formulata dal PM Caio si sarebbe reso responsabile di una serie di condotte moleste e minatorie nei confronti di Sempronio che avrebbe insultato anche a cagione delle sue menomazioni fisiche che lo costringono sulla sedia a rotelle; in un’occasione l’indagato avrebbe anche colpito la persona offesa con un pugno al naso procurandole lesioni, ancorché di modesta entità.

La tutela dei “bambini in carcere”: rinnovato il Protocollo tra DAP e Telefono Azzurro e il Protocollo sottoscritto dall’I.C.A.M. della Casa di Reclusione Femminile di Venezia

31 OTTOBRE 2019 In Italia sono circa 70.000 i bambini e gli adolescenti che ogni anno entrano in carcere per incontrare un loro genitore. Secondo i dati della sezione Statistica del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alla data del 30 settembre 2019, nelle carceri e negli Istituti a Custodia attenuata per detenute madri (ICAM) sono altresì presenti 42 madri con 46 figli al seguito, di età compresa tra i 0 ed i 6 anni.

La diffamazione via internet integra l’aggravante dell’aver commesso il fatto col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità

05 SETTEMBRE 2019 La Corte d’appello di Messina ha confermato la sentenza del giudice di prime cure che aveva ritenuto l’imputato colpevole del reato di cui all’art. 595, comma 3, c.p. . In particolare, veniva contestato all’imputato di aver compiuto l’azione criminosa ai danni della persona offesa in quanto “comunicando con più persone, in particolare inviando sulla e-mail del profilo del social network Facebook, inviava una nota che offendeva la reputazione della vittima con l’aggravante di aver commesso il fatto mediante l’attribuzione di un fatto determinato e con il mezzo di un sito internet pubblico”.

Sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato: illegittima la modifica del programma di trattamento senza il consenso dell’imputato

30 MAGGIO 2019 In data 19/12/2018 il Tribunale di L’Aquila ha emesso un’ordinanza con la quale, pur ammettendo il richiedente al rito alternativo della sospensione del procedimento con messa alla prova, ha modificato il programma di trattamento elaborato dall’UEPE senza ottenere il consenso dell’imputato.

Il genitore detenuto e condannato alla pena accessoria della sospensione dalla responsabilità genitoriale non può essere dichiarato decaduto ex art. 330 c.c.

30 MAGGIO 2019 IL CASO. Avanti il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta veniva aperto procedimento ex art. 330 c.c. nei confronti di un padre condannato alla pena accessoria della sospensione dalla responsabilità genitoriale per reati non commessi in danno dei figli minori o con abuso della responsabilità genitoriale.

La proposta di legge governativa diretta ad abbassare l’imputabilità penale a 12 anni si confronta con la realtà

21 MARZO 2019 Il tema della maturità dei bambini e degli adolescenti rispetto all’ordinamento giuridico ha assunto grande importanza negli ultimi anni; molto è cambiato nella considerazione della capacità di discernimento del minore rispetto ai procedimenti civili che lo riguardano e molto si discute, in ambito psicoforense, della capacità a testimoniare del minorenne nel procedimento penale.

L’ex marito che non paga l’assegno di mantenimento e minaccia il coniuge da cui ha divorziato va condannato al risarcimento dei danni morali

21 NOVEMBRE 2018 Il Tribunale di Roma, con la sentenza n. 17144/ 2018 del 12.9.2018, ha deciso sulla domanda di risarcimento dei danni lamentati da una donna, che agiva anche per conto dei tre figli, “per la violazione degli obblighi di mantenimento oltre che per la lesione della sua dignità e del suo onore” da parte dell’ex marito.

La continuazione tra il reato di maltrattamenti e quello di stalking presuppone la cessazione della convivenza

06 NOVEMBRE 2018 La Corte di Appello di Torino, in parziale riforma della sentenza del giudice di prime cure, ha condannato alla pena di anni uno e mesi nove di reclusione, un imputato che ha ritenuto colpevole non solo del reato di maltrattamenti nei confronti della convivente, ma anche di quello di atti persecutori, essendosi nel frattempo interrotta la convivenza.

Eutanasia e sedazione profonda: una differenza etica e giuridica

02 AGOSTO 2018 Il caso riguarda un medico anestesista, imputato dei reati di cui agli artt. 575, 576 n.1, 110, 489 e 491 c.p. (omicidio volontario del fratello e formazione ed uso di falso testamento olografo). Durante il giudizio di accertamento della responsabilità penale, l’indagata aveva chiesto la revoca del divieto di espatrio, adottato con Ordinanza dal GIP del Tribunale di La Spezia il 20.

E' abbandono di minori lasciare un bambino in auto sotto il sole e con i finestrini chiusi (anche se per pochi minuti)

02 AGOSTO 2018 La Corte di Cassazione, con una recente pronuncia (Cass. pen. n. 27705/18), ha ribadito il proprio costante insegnamento in tema di reato di abbandono di minori o incapaci. L’elemento materiale del reato è integrato “da qualsiasi condotta, attiva od omissiva, contrastante con il dovere giuridico di cura o di custodia, gravante sul soggetto agente, da cui derivi uno stato di pericolo, anche meramente potenziale, per la vita o l’incolumità del soggetto passivo”.

Il 6 aprile 2018 entra in vigore l'art 570 bis cp : violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio

04 APRILE 2018 La nuova fattispecie è stata introdotta con D. L.vo 1 marzo 2018 n. 21 che all’art. 1 attua il principio della riserva di codice in materia penale (giusta delega contenuta nella c.d. Riforma Orlando): “Nuove disposizioni che prevedono reati possono essere introdotte nell’ordinamento solo se modificano il codice penale ovvero sono inserite in leggi che disciplinano in modo organico la materia”.

Psichiatra accusato di violenza sessuale: sono attendibili le dichiarazioni della sua paziente?

04 DICEMBRE 2017 Nella Vª Conferenza tenuta presso la Clark University di Worcester, Massachusetts, nel settembre del 1909, il neurologo e psicoanalista Sigmund Freud affrontò la problematica del c.d. “transfert”, che in psicoanalisi viene definito ancora oggi come il processo di trasposizione inconsapevole, durante l’analisi e sulla persona dell’analista, di sentimenti e di emozioni (anche di amore) che il soggetto ha avvertito in passato nei riguardi di persone importanti della sua vita (http://www.
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