L’ex coniuge non ha diritto a percepire pro quota la cd indennità di incentivo all’esodo dovuta all’altro coniuge

| Mantenimento del coniuge di Avv. Massimo Osler Con sentenza n. 6229, pubblicata in data 07.03.2024, la Corte di Cassazione, riunita a Sezioni Unite, ha escluso che la cd indennità di incentivo all’esodo, rappresentata dalle somme corrisposte dal datore di lavoro come incentivo alle dimissioni anticipate del dipendente, rientri nell’alveo dell'indennità di fine rapporto di cui all’art.

La vittimizzazione secondaria: l’occhio attento della Cassazione sui temi sociali più sensibili

| Persone e processo di avv. Monica Mocellin Con ordinanza n. 11631/2024, pubblicata in data 30 aprile 2024, la Suprema Corte nell’ambito di un ricorso promosso da una donna avverso la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Ancona, ha enunciato il seguente principio di diritto: “Nei procedimenti sulla responsabilità genitoriale in cui siano adottati i “provvedimenti convenienti” di cui all’art.

Annullamento dell’accordo di separazione per violenza morale

07 GIUGNO 2024 di Avv. Rebecca Gelli L’accordo di separazione è un negozio giuridico cui si applicano le norme di diritto comune, in materia di contratti, comprese quelle relative all’annullamento per vizi del consenso e, per quanto specificamente ci riguarda, la violenza morale, ai sensi degli artt.

La mancata somministrazione degli alimenti non è sufficiente di per sé a configurare l’ingiuria grave ai fini della revoca della donazione

07 GIUGNO 2024 di Avv. Fulvia Cattarinussi La Corte di Cassazione, sez. II civile, con sentenza n. 3811 del 12 febbraio 2024, ha chiarito che l’ingiuria grave, richiesta dall’art. 801 c.c. quale presupposto necessario per la revocabilità della donazione per ingratitudine, si caratterizza per la manifestazione esteriore del comportamento del donatario, che deve dimostrare un durevole sentimento di disistima delle qualità morali del donante e mancare di rispetto alla dignità del donante medesimo.

Molestie e minacce per ottenere il mantenimento per il figlio: condannata per atti persecutori l’ex moglie

di Avv. Anna Silvia Zanini La Suprema Corte, con sentenza n. 9878 del 17 maggio 2023, ha confermato la responsabilità penale dell’imputata per il reato di atti persecutori commesso ai danni dell’ex marito, oggetto di molestie e minacce da parte della donna, la quale, tra l’altro, effettuava ripetute e petulanti chiamate telefoniche, aventi ad oggetto la richiesta delle somme dovute a titolo di mantenimento così come determinate nel corso del giudizio, ed offendeva e ingiuriava l’ex marito, sia per il tramite delle comunicazioni telefoniche, sia per il tramite di scritte con vernice spray sulla saracinesca della parafarmacia di proprietà della sorella della persona offesa. 07 GIUGNO 2024

Il coniuge cui viene revocata l’assegnazione della casa coniugale ha diritto ad un aumento dell’assegno di mantenimento

di Avv. Valentina Alberioli IL CASO. Nel 2014 veniva dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto tra Tizio e Caia nel 1998, dal quale erano nati Mevio e Sempronio. Nel 2019 Tizio instaurava innanzi al Tribunale di Brescia un procedimento per la modifica delle condizioni del divorzio, chiedendo la revoca dell’assegnazione della casa coniugale di sua proprietà a Caia, in quanto entrambi i figli maggiorenni non convivevano più con la madre. 03 MAGGIO 2024
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