La riforma del processo civile e del processo di famiglia: l’offerta di APF di aggiornamento continuo

di avv. Cristina Arata

La giustizia civile negli ultimi decenni è stata interessata da vari interventi legislativi, tutti con il dichiarato fine di raggiungere gli obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione.

Gli impegni assunti dal Governo con l’Europa nel PNRR hanno portato da ultimo all’approvazione della l.n. 206/2021 (delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, dei procedimenti in materia di diritti delle persone, delle famiglie e dell’esecuzione forzata) e dei successivi decreti di attuazione nell’ottobre dello scorso anno (d.lgvo n. 149/2022 in materia di ADR, processo delle persone e della famiglia e procedimento esecutivo; d.lgvo n. 150/2022 in materia processuale penale e giustizia riparativa; d.lgvo n. 151/2022 sull’Ufficio per il processo).

Con il comma 380 dell’art. 1 della legge finanziaria per il 2023 (l.n. 197/2022) è stata anticipata al 28 febbraio la data di entrata in vigore della gran parte delle nuove disposizioni (alcune erano divenute applicabili antecedentemente).

L’anno 2023 è, quindi, iniziato con un impegno generalizzato degli operatori del diritto, di Tribunali e Corti per la comprensione della riforma, che si è da subito presentata molto complessa, per la quantità e la qualità delle norme introdotte, per la novità di alcuni istituti, per la ricaduta sistematica conseguente alla modifica – per taluni procedimenti - di alcuni elementi qualificanti il processo civile.

Quanto al c.d. rito unico per le persone e per la famiglia, la riforma si presenta con luci ed ombre e ha suscitato sia consenso che dissenso, trasversali ad ambienti giudiziari e professionali, anche se non sempre declinati allo stesso modo. La difficoltà esegetica ha trovato una ricaduta evidente nelle prime decisioni giudiziarie, che sostengono orientamenti diversi e di cui la redazione di APF ha cercato di dar conto nella pubblicazione mensile della newsletter.

Tuttavia è emersa l’opportunità di offrire la possibilità di un aggiornamento costante sui provvedimenti, protocolli, documenti comunque afferenti la riforma, e le sue problematiche applicative.

Sarà, quindi, presente dalla metà del prossimo mese di giugno 2023 sul sito di APF un apposito spazio, in cui verrà pubblicato “in tempo reale” quanto reperito sulla giurisprudenza (che oggi più di ieri sarà in perenne evoluzione) e quant’altro reputeremo di interesse per aiutare a districare la complessa trama dell’applicazione delle nuove disposizioni del rito unico per le persone i minori e le famiglie.

La newsletter manterrà il suo impegno mensile di evidenziazione e di approfondimento delle tematiche processuali.

Questo il nostro contributo, in un impegno esegetico sempre attento ad ancorare la lettura delle norme alla vita concreta delle persone. Una tensione mai sopita che oggi più che mai vede l’avvocatura, ma non solo, impegnata in un ruolo sociale di intermediazione e di garanzia.

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